SPOT 2.0 – L’USO DI YOUTUBE COME MEZZO PUBBLICITARIO
di Americo Bazzoffia e Marco Cherubini
Franco Angeli Editore
La presentazione del volume si svolgerà:
Venerdì 4 MARZO 2011 ore 17:30
CENTRO CONGRESSI FRENTANI
Via dei Frentani, 4 – ROMA (nei pressi di Piazzale Aldo Moro)
Interverranno
LUCIO D’UBALDO
Senatore della Repubblica Italiana
DARIO EDOARDO VIGANO’
Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo e Professore ordinario di Comunicazione e Preside dell’Istituto pastorale Redemptor Hominis presso la Pontificia Università Lateranense
DARIO MARCUCCI
Presidente del III Municipio di Roma
AMERICO BAZZOFFIA
Autore del libro e Docente di Tecniche della Comunicazione Pubblicitaria all’Università di Roma “La Sapienza” e Professore di Comunicazione Pubblicitaria all’Accademia di Belle Arti di Roma
MARCO CHERUBINI
Co-autore del libro, Copywriter, Collaboratore didattico della Cattedra di Tecniche della Comunicazione Pubblicitaria all’Università di Roma “La Sapienza”.
Il testo, inserito nella prestigiosa collana “La cultura della comunicazione” di Franco Angeli Editore, si fregia della prefazione del Senatore Lucio d’Ubaldo e di una ricerca sperimentale di Marco Cherubini.

L’ascesa prepotente di internet negli ultimi anni ha rivoluzionato il modo di fare pubblicità, cambiando il formato e i sistemi di diffusione del messaggio e creando così il bisogno di nuove figure professionali più complete e continuamente aggiornate sulle possibilità offerte dalle nuove tecnologie. “Sono connesso, dunque esisto”, ma come capire ed agire nel mondo della comunicazione? È da qui che prende vita il volume di Americo Bazzoffia “Spot 2.0. L’uso di YouTube come mezzo pubblicitario” (Franco Angeli Editore), nel quale si delinea un nuovo consumatore Web 2.0 multicanale, il quale cerca attivamente notizie sui prodotti da acquistare, sfrutta tutti i mezzi analogici e digitali che ha a disposizione, ricorre alle comunità online per scambiare consigli e opinioni su dove, come e cosa acquistare e diventa anche produttore di contenuti. Si fa largo, dunque, la figura del “prosumer” che Alvin Toffler aveva già teorizzato negli anni Ottanta, riferendosi a chi è al tempo stesso “producer” e “consumer”. Il fenomeno, in continua espansione, è oggi conosciuto come “User generated content”, ossia il contenuto creato dagli utenti. Intanto cresce una generazione di giovani “in stretta connessione” tra wiki (sistema di pubblicazione cooperativa che si basa sulla collaborazione degli internauti), blog e social network. Diventa fondamentale, allora, per i responsabili del marketing trovare gli strumenti per fare connected marketing, per diventare cioè interlocutori in una rete di conversazioni. Termini come viral e buzz nascono proprio per descrivere il nuovo “virus” che trasforma le persone in spot. Ma quali caratteristiche deve possedere un messaggio che vuole diventare virale? La risposta è nel libro. Infatti, in “Spot 2.0” si identificano e si mostrano nuovi ed inediti approcci di marketing e di advertising che sfruttano gli strumenti e i meccanismi del web 2.0 che stanno diventando decisivi per promuovere servizi e prodotti.
Nel volume: In una prima parte, l’autore approfondisce la nascita e la diffusione del Web 2.0, analizzandone gli aspetti strutturali, gli strumenti e il ruolo svolto dai consumatori. Successivamente esamina i necessari nuovi approcci di marketing e di advertising che sfruttano gli strumenti e i meccanismi del Web 2.0 per promuovere servizi e prodotti. Non è un vago testo teorico, ma uno libro che si è posto l’obiettivo di capire come la pubblicità stia cambiano con il web 2.0 e come possa essere veicolata attraverso strumenti come YouTube. Perché? Perché capire è meglio che stupire. Un libro quindi che svela i segreti della pubblicità fatta con il web 2.0, e in particolare di quella veicolata da YouTube, e che dimostra – con dati inequivocabili – l’efficacia della comunicazione in rete.