
E’ scomparso uno dei grandi maestri della pubblicità italiana, Emanuele Pirella. Ci lascia decine di campagne pubblicitarie di successo, che hanno superato i consueti limiti imposti alla pubblicità, e sono divenute icone dell’immaginario collettivo contemporaneo. Come dimenticare le campagne di “Ciquita, la banana 10 e Lode”, “O così, o Pomì”, o “Jesus. Chi mi ama mi segua”, o “E’ nuovo? No è lavato con Perlana”.
Ci lascia i suoi insegnamenti, nel suo libro “Il copywriter. Mestiere d’arte” edito da il Saggiatore, che consiglio di leggere soprattutto a chi desidera intraprendere il mestiere del pubblicitario imparando dai grandi maestri. Desidero ricordare Emanuele Pirella allegando la sua ultima intervista – a cura di Salvo Scibilia – rialsciata solo due mesi fa da Emanuele Pirella per la Rivista “ComunicazionePuntoDoc” della Facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza di Roma pubblicata da Fausto Lupetti Editore ( http://www.faustolupettieditore.it/catalogo.asp?id=52 ) in cui Emanuele Pirella ripercorre la sua esperienza con spaccati e ricordi di 50 anni passati tra spot e storyboard pubblicitari.